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La cartella di Pagamento


Certamente tutti sanno cos’è una cartella di pagamento emessa dall’Agente di Riscossione, a prescindere dal nome specifico della società (Equitalia – Riscossione Sicilia spa ) ma non per tutti è chiaro cosa sia realmente quell’orribile busta nera.

Cerchiamo in modo semplice di fare un pò di chiarezza:

Per semplificare è possibile dire che la cartella di pagamento è un contenitore che serve a trasportare il debito. Per essere ancora più chiaro. Ipotizziamo che ho un debito verso Tizio, ma non posso pagarlo subito ed allora firmo una cambiale, che è un titolo di credito, impegnandomi a pararlo in una determinata data.

Facendo un confronto parallelo con l’esempio, nel caso della cartella. Il debito si chiama “RUOLO” , Tizio è l’Ente Impositore (Agenzia delle Entrate – Comune – INPS – INAIL ecc) e il titolo esecutivo (simile alla cambiale) è la Cartella di Pagamento. Pertanto, la cartella è il contenitore che incorpora il Ruolo (debito) che diviene esecutivo ad una certa data. Il “Ruolo” viene emesso dall’Ente Impositore mentre la Cartella viene emessa dall’Agente di Riscossione.

Affinchè il debito (Ruolo) divenga esecutivo deve essere inserito nella Cartella, la quale deve essere obbligatoriamente notificata al debitore, altrimenti il debito resta potenziale e non può divenire esecutivo, cioè non può essere riscosso.

Ho ritenuto fare questa sintetica premessa, non certo per gli addetti ai lavori, ma per coloro che non sanno bene questi principi ed entrano in fibrillazione appena ricevono la busta. Da qui in poi, le cose si complicano, in quanto la necessaria notifica di quest’atto segue delle regole ben precise che sono appunto la notifica, il contenuto dell’atto, la motivazione, le sanzioni, gli interessi, la decadenza, la prescrizione, il responsabile del procedimento, la possibilità di dilazione, la possibilità del ricorso. Ogn’uno di questi elementi necessita un capitolo a se per la complessità degli argomenti e per i riferimenti alle norme ed le leggi che ne regolano il funzionamento, spesso … anzi molto spesso violate proprio dall’Ente impositore o dall’Agente delle Riscossione.

Proprio perché è impossibile che tutti conoscano tutto, occorre rammentare una cosa estremamente importante, cioè il tempo massimo che può decorrere per opporsi alla Cartella prima che divenga titolo esecutivo, trascorso il quale è pressoché impossibile intervenire, salvo casi estremi ed ovviamente più onerosi.

Questi termini sono indicati nella cartella stessa, ma a volte è difficile individuarne le specifiche perché in uno stesso atto possono esserci tributi e/o contributi diversi i quali hanno differenti termini. In linea di massima per le imposte 60 giorni, per i contributi 40. Si sappia con chiarezza che così come l’Ente impositore ha dei termini rigidi per richiedere il pagamento anche il contribuente ha tempi rigidi per opporsi. Non vi è altro da fare, correre dal professionista appena si riceve una Cartella di pagamento, oppure mettersi l’animo in pace è pagare, anche dilazionato, anche se il debito è errato o la cartella è quella che ormai tutti conoscono come Cartella Pazza.


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